giovedì 20 novembre 2008

Fiorella

Molto tempo fa, in campagna, viveva una bambina chiamata Fiorella: era alta, bella, aveva gli occhi chiari, un sorriso molto grande ed era molto curiosa.
Un giorno la sua mamma le disse che doveva andare a casa di sua zia Stella.
Dopo un po’ di giorni lei partì per la casa della zia ed arrivò dopo un’ora di cammino. La zia la stava aspettando. La zia Stella era molto stravagante e misteriosa ed aveva fatto una strana torta per sua nipote.
Dopo aver mangiato la torta Fiorella decise di visitare la casa della zia, perché non la conosceva. La casa era molto grande, aveva molte stanze e scale ed era molto speciale: era piena di margherite.
Fiorella comiciò a camminare per un corridoio che la condusse fino a una scala molto particolare, perché non andava su al secondo piano della casa, ma verso il basso. Questo fatto incuriosì molto la ragazzina, perché la zia le aveva detto che la casa non aveva una cantina. Fiorella cominciò a scendere, e dopo mezz’ora, si trovò di fronte a una porta. La curiosità era così forte che superò la paura. Fiorella si fece coraggio ed entrò. Una volta dentro, vide un piccolo mondo con degli abitanti molto strani, perché tutti questi erano mostri differenti uno dall’altro. La paura diventò tanta che Fiorella cominciò a correre e a gridare chiedendo aiuto. La porta da dove era entrata non c’era più e al posto suo c’era un’altra casa, piccolissima, non più grande di una margherita. Bussò alla porticina e domandò ai diminuti abitanti come poteva fare per uscire di lì e tornare dalla zia. I padroni di casa le risposero che da quel mondo solo si poteva uscire sconfiggendo Zara, la maga più potente di tutto quel mondo incantato. Zara era molto malvagia ed abitava nei monti Tenebrosi, un luogo al quale nessuno voleva avvicinarsi. Da molti secoli la malefica strega attirava con l’inganno i ragazzini del paese e li trasformava in schiavi, facendogli preparare litri e litri di un potente incantesimo che non permetteva ai genitori di liberarli. L’unica possibiltà di rimettere in libertà tutti quei ragazzi e di tornare da Stella era quella di gettare in faccia alla maga un potente antidoto che i minuscoli padroni di casa avevano preparato. Si trattava di una pozione benefica, composta di amore, amicizia e verità: tutte le cose che Zara odiava!
Siccome Fiorella desiderava assolutamente tornare a casa, capì che doveva liberare i ragazzi per liberare se stessa, perciò si fece forza e, incoraggiata dai suoi nuovi amici, partì per i monti. Dopo aver viaggiato per un giorno, tremando per il freddo contro la sua faccia, arrivò finalmente al monte centrale di tutti i monti Tenebrosi, dove abitava la maga Zara. Come ogni sera, la perfida strega stava preparando delle pozioni magiche vicino al fuoco. Fiorella entrò con precauzione e, senza far rumore, attaccò la maga da dietro, la girò e le gettò in faccia l’antidoto. La maga, gridando come una pazza, sparì e tutti i ragazzi poterono ritornare alle loro case.
Fiorella uscì da quello strano mondo e tornò a casa della zia. Quando la vide, la abbracciò forte forte e le raccontò la sua fantastica esperienza. La zia le confessò che anche lei, quando era una ragazzina, aveva vissuto una storia simile, e per questo motivo amava tanto le margherite.

Juana

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