venerdì 19 dicembre 2008

Auguri e compiti per le vacanze...

Carissimi, mando tantissimi auguri di BUON NATALE e di BUON ANNO (anche se un po' in anticipo) a tutti voi e alle vostre famiglie.
Che la gioia, l'armonia e la serenità siano sempre con voi! Approfitto anche per dirvi di riposare e di godervi queste feste (so già che lo farete.. eheheh) in tutta tranquillità.
Pubblicherò per i primi di Gennaio su questo blog i compiti per le vacanze.
Un bacione a tutti!

Michele

giovedì 4 dicembre 2008

Finalmente: asadooooooooooo!!!!!!

Eccoci qua... pronti per l'asado, che è confermato!
Pubblico la cartina con l'indirizzo e le istruzioni per arrivare (cliccate sopra per ingrandirla).

L'orario è fissato per le 11:30.
Un bacione a tutti e... preparatevi per la festa e una piccola sorpresa!


Michele

martedì 2 dicembre 2008

Notizie sull'asado

Carissimi,
non posso pubblicare notizie sull'asado, perché fino ad ora non ci sono.
Ho ricevuto le domande di Francuzzo, Federico e Matias, ma ancora non ho risposte da dare.
Abbiate un po' di pazienza ancora fino a domani (mercoledì) e saprò dirvi di più.
Un bacione a tutti

Michele

sabato 29 novembre 2008

Autorizzazioni per il video

Cari ragazzi e genitori,
vi ricordo che l'asado di sabato prossimo sarà l'ultima occasione per portare l'autorizzazione per realizzare copie del video da distribuire alle famiglie della classe.
Volevo tranquillizzarvi e precisare che siamo arrivati alla conclusione che il video non sarà pubblicato su internet, in nessuna pagina.
Vi saluto con affetto e vi invito a continuare a leggere questo blog, perché prossimamente pubblicherò le informazioni per l'asado di sabato e i compiti per le vacanze.
Un abbraccio e un bacio a tutti voi!

Michele

venerdì 21 novembre 2008

Manca poco...

Cari ragazzi e genitori,
approfitto di questo spazio per anticiparvi che la famosa riunione di classe per festeggiare la fine dell'anno scolastico sarà un asado e si farà sabato 6 dicembre nella quinta della famiglia Santa Maria.
Quindi non prendete altri impegni e preparatevi per la grande festaaaaaaaaaa!!!
Un bacione a tutti

Michele

giovedì 20 novembre 2008

Fiorella

Molto tempo fa, in campagna, viveva una bambina chiamata Fiorella: era alta, bella, aveva gli occhi chiari, un sorriso molto grande ed era molto curiosa.
Un giorno la sua mamma le disse che doveva andare a casa di sua zia Stella.
Dopo un po’ di giorni lei partì per la casa della zia ed arrivò dopo un’ora di cammino. La zia la stava aspettando. La zia Stella era molto stravagante e misteriosa ed aveva fatto una strana torta per sua nipote.
Dopo aver mangiato la torta Fiorella decise di visitare la casa della zia, perché non la conosceva. La casa era molto grande, aveva molte stanze e scale ed era molto speciale: era piena di margherite.
Fiorella comiciò a camminare per un corridoio che la condusse fino a una scala molto particolare, perché non andava su al secondo piano della casa, ma verso il basso. Questo fatto incuriosì molto la ragazzina, perché la zia le aveva detto che la casa non aveva una cantina. Fiorella cominciò a scendere, e dopo mezz’ora, si trovò di fronte a una porta. La curiosità era così forte che superò la paura. Fiorella si fece coraggio ed entrò. Una volta dentro, vide un piccolo mondo con degli abitanti molto strani, perché tutti questi erano mostri differenti uno dall’altro. La paura diventò tanta che Fiorella cominciò a correre e a gridare chiedendo aiuto. La porta da dove era entrata non c’era più e al posto suo c’era un’altra casa, piccolissima, non più grande di una margherita. Bussò alla porticina e domandò ai diminuti abitanti come poteva fare per uscire di lì e tornare dalla zia. I padroni di casa le risposero che da quel mondo solo si poteva uscire sconfiggendo Zara, la maga più potente di tutto quel mondo incantato. Zara era molto malvagia ed abitava nei monti Tenebrosi, un luogo al quale nessuno voleva avvicinarsi. Da molti secoli la malefica strega attirava con l’inganno i ragazzini del paese e li trasformava in schiavi, facendogli preparare litri e litri di un potente incantesimo che non permetteva ai genitori di liberarli. L’unica possibiltà di rimettere in libertà tutti quei ragazzi e di tornare da Stella era quella di gettare in faccia alla maga un potente antidoto che i minuscoli padroni di casa avevano preparato. Si trattava di una pozione benefica, composta di amore, amicizia e verità: tutte le cose che Zara odiava!
Siccome Fiorella desiderava assolutamente tornare a casa, capì che doveva liberare i ragazzi per liberare se stessa, perciò si fece forza e, incoraggiata dai suoi nuovi amici, partì per i monti. Dopo aver viaggiato per un giorno, tremando per il freddo contro la sua faccia, arrivò finalmente al monte centrale di tutti i monti Tenebrosi, dove abitava la maga Zara. Come ogni sera, la perfida strega stava preparando delle pozioni magiche vicino al fuoco. Fiorella entrò con precauzione e, senza far rumore, attaccò la maga da dietro, la girò e le gettò in faccia l’antidoto. La maga, gridando come una pazza, sparì e tutti i ragazzi poterono ritornare alle loro case.
Fiorella uscì da quello strano mondo e tornò a casa della zia. Quando la vide, la abbracciò forte forte e le raccontò la sua fantastica esperienza. La zia le confessò che anche lei, quando era una ragazzina, aveva vissuto una storia simile, e per questo motivo amava tanto le margherite.

Juana

mercoledì 19 novembre 2008

Foto con Donato

Ciao ragazzi!!!
Spero che oggi vi sia piaciuta l'intervista a Donato! A noi (Magda e me) è piaciuta moltissimo. Voi siete stati bravissimi e lui si è divertito un sacco a farsi intervistare da voi piccoli giornalisti...
Vi voglio chiedere un favore: la sera della cena a scuola ho visto che molti genitori vostri hanno scattato la nostra foto di gruppo finale.
Visto che avevamo pensato di regalare a Donato una bella cornice con una foto nostra, tutti insieme, mi mandate le vostre? Io ne ho solo due, e volevo vedere se qualcuno di voi ne ha fatte di più belle.
Allora facciamo così: mandatemi le vostre al mio indirizzo mail. Sceglieremo la migliore e gliela regaleremo a Donato.
Mi raccomando: mandatemene tante e presto!!!
Ciao ciao

Michele

mercoledì 12 novembre 2008

Significato dei nomi (continua)

Qualcuno di voi già si è messo alla ricerca del significato del proprio nome. Da oggi, per esempio, dobbiamo sapere tutti che:

Matias: dono di Dio
Francisco: che viene dalla Francia, il portabandiera

Facciamo una cosa: tutti quelli che ci tengono a pubblicare il significato del proprio nome, lo possono scrivere commentando questo post (per sapere come farlo, vedi istruzioni in questa pagina, a destra).
Ciao ciao!


Michele (chi come Dio?)

martedì 11 novembre 2008

Significato dei nomi

Ecco due pagine dove potete trovare il significato dei vostri nomi.

in italiano
http://www.gens.labo.net/it/nomi/

in spagnolo
http://www.significadodenombres.org


Carmela
(quella che coltiva il campo, quella che alimenta)


lunedì 10 novembre 2008

Su e giù per l'Italia

Ciao ragazzi! Eccovi il link diretto per il gioco Su e giù per l'Italia. Con questo non avrete bisogno di entrare con la password. E poi a casa potete sfruttare anche sfruttare al meglio i contenuti audio...



http://www.pianetascuola.it/risorse/media/primaria/adozionali/su_giu_italia/home.htm

Vi consiglio di giocare più possibile, cambiando regione di volta in volta.
Buon divertigioco!

Michele

giovedì 6 novembre 2008

Storia delle mele e dei vermi

C’era una volta in Puglia un campo in cui c’erano più o meno 1500 alberi di mele. In una di queste mele viveva un verme, di nome Hlop, con la sua famiglia: Hmapa, sua moglie, e suo figlio Goiut. Un giorno, Marp, un’ape amica di Hlop, li avvisò che gli umani avrebbero fumigato tutto il campo. Hlop le chiese come l’aveva saputo e lei gli rispose che mentre stava rubando del nettare aveva sentito tutta la conversazione degli umani: lo avrebbero fatto perché avevano bisogno di vendere questo campo che non era mai stato disinfestato.
Il verme voleva proteggere la sua famiglia. Allora chiese all’ape di chiamare tutte le mele per un’assemblea al centro del campo. Le mele e i vermi cominciarono a discutere su cosa fare. Prima un verme propose di lottare contro gli umani, ma tutti gli dissero di no, perché non avevano i mezzi per farlo. Tutti pensarono per dieci minuti, quando finalemte Hlop ruppe il silenzio dicendo che si sarebbero potuti nascondere, ma tutti gli dissero che non c’era nessun posto adatto.
All’improvviso, gli alberi cominciarono a urlare. Tutti, sia i vermi che le mele, si spaventarono.
Ma un albero disse:
- Non preoccupatevi! Abbiamo un’idea: quando loro verranno, noi li possiamo spaventare! –
Tutti accettarono. Dopo ciò, ritornarono tutti sugli alberi, ogni mela con i suoi vermi.

Il giorno dopo apparvero gli umani con le loro macchine da fumigazione preparate. A quel punto, gli alberi si staccarono dal suolo e cominciarono a urlare e a muoversi.
Gli umani si presero uno spavento così grande che questo episodio non lo dimenticheranno per tutta la vita!
Tornarono a casa: avevano deciso di non fumigare questo campo perché ci abitava un’anima dentro...

Juan

mercoledì 8 ottobre 2008

Jiovanni e la miglior avventura della sua vita

C’era una volta in un paese molto lontano chiamato Costantinopoli un signore di nome Jiovanni. Aveva i capelli lunghi e gli occhi azzurri; era alto circa un metro e ottanta e aveva un bellissimo carattere. Inoltre, gli piaceva molto avere delle avventure.
Un giorno Jiovanni se ne andò allegro verso una casa popolata da fantasmi per vivere un’avventura. Tutti avevano paura di andare lì, perché si diceva che lì viveva la vecchia imbrogliona che da due anni non si vedeva in città. Si credeva che a lei era morto un parente, che aveva avuto un’eredità di più di un milione di dollari e che se n’era andata a Brasilia. Ma quando il nostro amico arrivò vide che c’era una festa in quel posto! Ad un tratto arrivò la vecchia, che si mise di fronte a lui, lo prese per un orecchio e se lo portò dentro.
Una volta entrato Jiovanni vide che la signora aveva un forno molto grande che diceva “per l’uomo più grasso” e così si rese subito conto che lei lo voleva mangiare.
Passavano i giorni e la vecchia gli dava da mangiare sempre di più. Un bel giorno Jiovanni si stancò e cercò di fuggire, ma quando stava già fuori si accorse, da dove lui osservava, che la casa era circondata interamente da un fiume gradissimo. Così, dopo essersi messo a pensare per qualche ora, a Jiovanni venne un’idea: attraversare il fiume con un pezzo di legno vecchio. Il viaggio aveva un solo scalo, e con un clima di montagna lo fece facilmente (l’acqua, infatti, si era congelata).
Quando arrivò in salvo Jiovanni andò da un poliziotto e gli raccontò tutto. Il poliziotto diede ordine di mandare trenta pattuglie con le armi più sofisticate per uccidere la vecchia.
E fu così che Jiovanni ebbe la sua avventura più grande!

Facundo


lunedì 29 settembre 2008

La sfida della morte

Nel paese più lontano del mondo, chiamato Totle, c’era un castello. Un giorno il re Giuseppe lanciò una sfida: si doveva trovare una piuma di falco nella montagna Pep. Quello che l’avesse trovata sarebbe stato re per dieci anni e si sarebbe sposato con sua figlia, la principessa Virginia, la più bella del paese. Il primo a cercare la piuma del falco fallì e il secondo anche. Ma il terzo era un principe di un paesino più lontano di Totle. Il principe si chiamava Francesco Magno. Francesco aveva dovuto conquistare prima tutta l’Africa e la Spagna settentrionale. La seconda prova fu più difficile: doveva passare per un bosco con molti guerrieri assassini. Il principe e il suo cavallo lottarono per un’ora e mezza, perché non riuscivano ad ammazzare nessuno, ma alla fine li uccisero uno per uno e poterono attraversare il bosco. Alla fine veniva l’ultima prova e poi la montagna. Nell’ultima prova Francesco era molto nervoso ma il cavallo gli diede una caramella per i nervi. Dovevano passare per una corda molto sottile e molto lunga. Prima di cominciare si ricordò del discorso che il re aveva fatto sulle tre prove della sfida. Doveva chiudere gli occhi e avere fede; lo fece e la superò. Dopo prese la piuma della montagna e vinse la sfida. Il principe e la figlia del re ebbero la vita più bella del mondo!

Fabrizio G.


mercoledì 24 settembre 2008

Paolo eroe segreto

C`era una volta un ragazzo di quindici anni. Si chiamava Paolo, era alto, grosso, con gli occhi celesti e i capelli biondi.
Viveva in un paese chiamato Voncierte. Lui non aveva una buona vita, perché questo paese, che si trovava a nord di Loapo, era molto povero. Siccome il ragazzo non aveva una buona vita, perché non aveva né genitori, né fratelli, né sorelle, se ne andò da lì.
Dopo due anni di viaggio, arrivò in un altro paese chiamato Gennatiar. Lì tutta la gente era molto buona; il posto era Granate, aveva molti negozi e c`era molto lavoro, il che era perfetto per Paolo. Andò a cercare una casa e un lavoro. Trovò una casa bellissima, con una posizione geografica ideale. Tutto era bello, ma ancora non aveva lavoro e così non poteva vivere. Cercò e ricercò, ma non trovava niente: era tutto molto caro per lui. Ma un giorno iniziò a scoprire che aveva dei poteri; li scopriva giorno per giorno e così decise di fare l’eroe.
Cominciò ad essere un salvatore: aiutava i matti che si volevano uccidere e salvava le persone dai ladri. Così fu conosciuto da tutta la popolazine ma non con il suo nome: tutti lo chimavano il signor “Identità Segreta”.
Un giorno “Identità Segreta”, cioè Paolo, sparì; tutti dicevano che era un coniglio e che se ne era andato. Invece lui era stato rapito da dei ladri. Stava molto male, perché la gente aveva ricominciato a fare delle cose assurde e i ladri a rubare.
Paolo domandava cosa succedeva, e i ladri rispondevano che se avesse continuato a parlare in tre secondi lo avrebbero ammazzato.
Così stette due anni e mezzo; ma un giorno apparve una persona che nessuo si aspettava, un nuovo eroe: si chiamava “Il Signor X”.
Lui si riunì con il capo di quel paese. Dopo molto tempo di riunione chiarirono le cose: decisero che il nuovo eroe doveva cercare il signor “Identità Segreta”.
Passarono dei mesi e un giorno finalmente trovò l’eroe più amato, e tutto finì bene.

Tomás G.


Trocates e la spada di fuoco

Molti anni fa il re di un paese decise che si doveva espandere per essere più forte. Ma c’era un problema: il re dei diavoli aveva dichiarato guerra a Metropolis, questo regno. I diavoli erano molto potenti e Metropolis non poteva vincere; ma aveva un eroe, che si chiamava Trocates.
Trocates andò a prendere la spada di fuoco che aveva il potere di bruciare i nemici. Ma per fare ciò Trocates dovette allontanarsi da Metropolis, perché doveva andare verso i giardini.
Il re dei diavoli, però, sapeva quello che voleva fare Trocates, così ordinò di ammazzarlo.
I diavoli lo inseguirono e quando lo stavano per ammazzare, all' improvviso lo spirito della spada di fuoco bruciò i diavoli.
Così Trocates sconfisse i diavoli e fu nominato cavaliere ed eroe di Metropolis.

Franco P.

Il principe Caspian X e il minotauro

Molti anni fa, in una reggia lontana, vivevano un re e una regina che avevano un figlio di nome Caspian X. Un giorno Caspian decise di andare a viaggiare per il mondo. Camminando per un sentiero solitario Caspian trovò una vecchietta, che gli disse di non proseguire per quel sentiero perchè per di lì si arrivava a un paese custodito dall’ingannevole minotauro mangia persone.
La vecchietta gli diede una spada che ti avvertiva se ti avevano ingannato. Caspian ringranziò la vecchietta. Dopo qualche giorno arrivò al paese, e infatti la prima "persona" che trovò fu il minotauro, che lo sfidò in una battaglia per il giorno dopo, all’alba, in quel posto. Caspian accettò la sfida.
Al mattino seguente si svegliò e andò nel luogo d’incontro con timore, perché in effetti la spada lo stava avvertendo dell’inganno: quando arrivò nel luogo d’incontro il minotauro non c’era.
Improvvisamente il minotauro lo aggredì da dietro ma lui, essendo più veloce, gli conficcò la spada nel cuore. Caspian X fu acclamato da tutto il paese con fuochi d’artificio. Inoltre la gente gli voleva dare la principessa in sposa, ma Caspian rinunciò. Decise di salvare altri villaggi viaggiando per il mondo.

Franco D.

Propp, Fripp e le loro avventure

Un giovane chiamato Propp abbandonò la sua casa perché suo padre aveva molto denaro, viaggiava spesso e lo lasciava sempre solo. Propp era molto simpatico, divertente e il più coraggioso del mondo. Quando il suo babbo stava fuori lui rimaneva a casa, accompagnato solamente dal suo cane Fripp. La sua infanzia passò molto rapidamente, perché giocava tutto il giorno con il suo cane. Ma un giorno decise di partire con Fripp e il suo arco.
Mentre vagava per il suo paese, trovò una vecchietta molto triste perchè suo figlio era morto in guerra; aveva delle frecce magiche e le regalò a Propp per pietà. Quelle frecce erano magiche perchè prendevano fuoco, ma poi si potevano trasformare in litri e litri d’acqua dopo essere state lanciate.
Due giorni dopo Propp arrivò in un paesino dove c’era un drago con dieci teste. Quel paesino era sottomesso e costretto a rendere tributo al drago: gli abitanti dovevano sacrificare cinque bambini ogni mese per darli in pasto al drago. Propp era tanto coraggioso che decise di ammazzarlo. Preparò le sue frecce, ma la vittima si rese conto e cominciò a lanciare palle di fuoco che ferirono il cane di Propp. Il giovane tirò dieci frecce che entrarono nelle dieci teste del mostro e si trasformarono in acqua. Per il fatto di aver ucciso il drago una giovane si innamorò di Propp.
Lui partì senza saper niente. Dieci km. dopo trovò un ponte chiamato “Ponte del Serpente”. La ragazza che lo aveva seguito lo avvisò del pericolo che c’era nell’attraversare il ponte, ma lui era molto coraggioso. A metà del ponte trovò un serpente marino gigante e l’amazzò con le frecce di fuoco.
La sua ammiratrice, che si chiamava Paula, gli dichiarò il suo amore e si sposarono e vissero felici per sempre.

Mateo

La ricetta magica: l’amore

Nel paese di Dorsuba c’era la miglior panetteria del mondo, la panetteria “Sweet Cake”. Tutti dicevano che la signora Roberti, la padrona, faceva le torte con una sostanza magica.
Nello stesso paese, tutti conoscevano il figlio di Marco, che era il capo di un gruppo di delinquenti che rubavano di tutto. Si chiamava Paolo e litigava moltissimo con la sua famiglia. Si sentiva come gridava di notte., fino a che decise di andarsene di casa per vivere in una casa sulla montagna e nessuno lo vide mai più.
Un giorno, quando la signora Roberti stava chiudendo il suo negozio, sentì un rumore molto strano. Aprì la porta di nuovo, ma non c’era niente. Quando si girò, vide un’anziana signora che le chiese un paio di monete. La signora, Roberti, la invitò a passare. In realtà era Paolo vestito da donna che voleva diventare ricco e famoso rubando la ricetta delle torte e stava cercando la forma di ingannarla. Disse che non aveva lavoro, né soldi e la povera signora Roberti, siccome era tanto buona, gli propose di lavorare nella panetteria con lei. Paolo, che ancora era vestito da vecchietta, accettò entusiasta.
Il primo giorno, fu normale con molti clienti. Il secondo giorno, Paolo chiese alla signora Roberti di prendere ancora pane bel ripostiglio, e quando lei entrò, Paolo la seguì di corsa ed entrò con lei. Lì si tolse la maschera e minacciò la signora Roberti di ucciderla se non gli avesse dato la ricetta. Lei gli spiegò che non c’era una ricetta, che era tutto fatto con amore, che l’amore era come una sostanza magica. Ma lui non ce l’aveva! La signora Roberti prese le chiavi dalle mani di Paolo e scappò. Dopo un po’ di tempo Paolo era ancora dentro il ripostiglio, quando arrivarono le guardie e lo portarono in carcere. La panetteria, come sempre, continuò ad essere la migliore.

Candela

domenica 14 settembre 2008

Il lupo Gianni e il caso 244

Questa è la storia di un lupo e di sua figlia, sequestrata da un leone che la voleva mangiare. Il lupo deve progettare un piano per salvarla, ma dovrà pagare al leone una somma di denaro… Buon divertimento!

Un giorno il lupo Gianni andava per il parco quando lo chiamarono al cellulare. Una voce diceva:
- Papà, Papà… aiutamiiiiiiiiii!!!! Mi ha preso un leone e mi ha portato in una casa in campagna!!! Aiutooooooooo… ahhhhhhhhhhhhhhhhh!!! pip, pip, pip -
Il lupo Gianni andò come un fulmine in questura e raccontò l’accaduto:
- Aiutatemi!!!!! – disse.
Un poliziotto gli chiese dettagli e lui, ancora una volta, raccontò tutto.
Dopo un’ora, il poliziotto cominciò a cercare la figlia del lupo Gianni, ma non ottenne buoni risultati.
Il giorno dopo squillò il telefono: erano i rapitori. Dicevano che se non ricevevano cento milioni di dollari avrebbero ammazzato sua figlia. Inoltre, gli dicevano di non dirlo a nessuno, perchè se no non l’avrebbe vista mai più.
L’animale, disperato, raccontò invece il dialogo alla polizia, che gli disse di cercare di scoprire attraverso il telefonino da dove proveniva la telefonata. Avrebbe però avuto bisogno di un identificatore. Il lupo Gianni gli lasciò il cellulare e se ne andò.
Il giorno dopo tutto l’esercito si mise al lavoro, portando anche il padre disperato al posto della consegna del denaro.
Quando arrivarono videro il leone dentro un camion della polizia. Gianni gli chiese:
-Perchè hai preso mia figlia? -
Il leone rispose:
- Io la volevo mangiare… Vi domanderete… perché? Il fatto è che è il mio istinto! Quando mi hanno portato in città non sapevo dove trovare da mangiare, per quello prendo la gente e la mangio -
Il lupo Gianni, sorpreso, disse:
- Bene, dategli un’altra opportunità! Non è colpa sua se lo hanno portato in città e il suo istinto gli fa mangiare la gente! -
E così, portarono il leone nella foresta amazzonica e il lupo e sua figlia vissero felici e contenti.

Facundo

La strega sporca

Circa mille anni fa c'era un regno molto ordinato e pulito. Nel castello principale, protetto dai draghi, abitava un re. Questo re si faceva il bagno cinque volte al giono e odiava i pidocchi. Siccome era un buon re, si preoccupava dei suoi sudditi.
Aveva un figlia bellissima, chiamata Eva, che aveva sempre delle trecce dorate e lunghe. Aveva quindici anni, era la principessa e viveva insieme a suo padre, che non le permetteva di avere un fidanzato.
Un giorno Eva andò a raccogliere dei fiori nel cuore del bosco. All'improvviso vide davanti a sè una casetta sporca e rotta. La porta era aperta. Si avvicinò alla porta silenziosamente, entrò e si nascose. Dentro c'era una vecchia strega, zoppa e sdentata, che stava preparando un incantesimo contro il re: lo voleva trasformare in una persona maleducata, sporca e rozza.
La principessa, che era riuscita a non farsi vedere dalla strega, starnutì, e la strega la scoprì. Ma Eva era molto furba e veloce e riuscì a scappare via portando con sè il libro con gli incantesimi.
Cosicché, tornata al castello, consegnò il libro a suo padre che era tutto sporco, pieno di pidocchi e disperato. Il re si rese conto che per rompere l'incantesimo aveva bisogno di un sapone speciale. Disse allora al popolo che a colui che glielo avesse portato, sarebbe stato concesso di esprimere un desiderio.
Due giorni dopo, proprio il ragazzo di cui Eva era innamorata arrivò con il sapone per il re. Il re si lavò e tornò alla normalità. Il ragazzo di sedici anni che aveva procurato al re il sapone speciale chiese come desiderio di potersi fidanzare con Eva. Il re glielo concesse, mantenendo così la promessa.

Clara

sabato 6 settembre 2008

Storia di un povero soldato

C'era una volta una città, di nome Abdera, che era stata conquistata dai barbari.
Questo popolo era molto crudele, soprattutto il suo re, Ulrico. Lui voleva distruggere la città, ma aveva accettato il fatto di non sottomettere ed uccidere gli abitanti di Abdera, a patto di poter sposare la bellissima principessa Mia, figlia del re della città. La giovane piangeva sconsolata notte e dì, perché sapeva che Ulrico era molto brutto e sgradevole.
Un giovane soldato chiamato Sebastian, che era innamorato di Mia, volle impedire il matrimonio e andò a cercare la strega dei monti, che abitava molto lontano dalla città. Arrivato lì, chiese alla strega uno strumento per poter uccidere Ulrico. La vecchietta gli consegnò una spada magica, con la quale lo poteva eliminare più facilmente. Lui la ringraziò e se andò.
Il giorno delle nozze, mentre Ulrico passeggiava, Sebastian prese la spada e lo uccise.
La notizia arrivò subito al palazzo reale. Tutti piangevano, tranne Mia.
Senza il loro re, i soldati invasori decisero di abbandonare la città. Sebastian andò al palazzo e disse a Mia che lui aveva ucciso Ulrico perché era innamorato di lei e non voleva che lui la sposasse. A queste parole, Mia lo ringraziò e il giovane le propose di sposarsi con lui. Mia accettò e il giorno seguente si celebrarono le nozze.

Carmela

Le mie migliori amiche

Io sono Eva e ho tre migliori amiche che si chiamano Mechi, Sol e Fran.

Prima parlerò di Francesca. Ha dodici anni ed è molto carina, è affettuosa e molto divertente, perché fa sempre delle facce molto strane e per questo la chiamiamo “Stuart Little”! È bassa, ha gli occhi chiari e i capelli castani. Non si arrabbia mai con me e spesso mi compra un alfajor di frutta.

Sol è una bambina molto buona e responsabile. Per me è la seconda più carina. Si arrabbia poche volte, quasi tutte con mia sorella, ma dopo due o tre giorni fanno pace. Ha gli occhi scuri come il cielo e i capelli biondi. Io la chiamo “peschetta”.

Mechi è molto maschile. Le piace il calcio, è molto divertente e, come Sol, anche lei è molto simpatica. Ha i capelli castani e gli occhi marroni.

Eva

mercoledì 20 agosto 2008

SORPRESA! Tiziana vi scrive. . .

Cari ragazzi,
l'ultima volta che ci siamo visti era il giorno della cerimonia di fine anno, ed ho ancora gli incubi se ripenso ai giorni delle prove quando abbiamo percorso milioni di volte i corridoi e le scale cercando disperatamente di farvi rispettare la fila e memorizzare i posti sullle scalinate senza che ci scappasse qualche ferito!! Pensavo che dopo l'orribile esperienza non avrei certo avuto nostalgia dei tempi in cui ero la vostra maestra, ma devo confessarvi invece che vi penso spessissimo e tante volte ho chiesto vostre notizie per sapere che state combinando adesso che siete finalmente alle medie. Per fortuna molti di voi sono capitati in classe con Michele e così durante le vacanze invernali mi ha potuto aggiornare e sono contentissima di avere avuto tante belle notizie ! Sicuramente con lui farete grandi progressi e soprattutto non vi annoierete!! Ho letto il vostro blog, e devo fare i complimenti a Ceci Brissolese per la bella favola che ha scritto, spero che presto troverò anche altri testi, ricordo che quando abbiamo fatto i racconti sull'immigrazione tutti voi avete partecipato con grande impegno e avete saputo raccontare cose bellissime... bene ragazzi non mi resta che aspettare di leggervi tutti sul blog: vi mando un grossissimo abbraccio e spero che avremo occasione di ritrovarci ancora. Baci a tutti voi, la vostra vecchia maestra Tiziana.

domenica 17 agosto 2008

Un po' di storia? Un po' di scienze? Fatto!

Ciao Ragazzi!
Vi volevo dire che con la stessa USER ID e PASSWORD che avete scelto per il sito di geografia potete accedere ad altri interessantissimi materiali. Tra i tanti, vi segnalo un paio di link:

- uno che vi aiuta nello studio delle scienze con spiegazioni, esercitazioni e anche anche "esperimenti on-line".
- un altro che vi può servire per storia, per rinfrescare nella vostra memoria Egiziani, Fenici, Greci, Etruschi e Romani.

Per accedere a questi materiali, entrate nella home page

http://www.pianetino.it/rino_nella_storia/introduzione.htm

cliccate sulle icone in alto a sinistra ("Rino amico scienziato" e "Rino nella storia"), inserite USER ID e PASSWORD e... buon divertimento!

Michele

mercoledì 13 agosto 2008

Iscrizione a pagina di geografia che useremo

Carissimi ragazzi,
come vi avevo promesso, vi scrivo qui le istruzioni per la registrazione a un sito interessantissimo di geografia. Lo useremo quando faremo le regioni d'Italia, ma è meglio se iniziate ad esplorarlo voi da soli. Un consiglio: per effettuare l'iscrizione, lasciate aperta questa finestra. In questo modo potrete seguire le istruzioni passo dopo passo.

Andate su questa pagina:
http://www.pianetino.it/laboratorio_geografia/introduzione.htm#
Cliccate su “ISCRIVITI” (nel menù a sinistra). Si aprirà una pagina nella quale dovrete mettere i seguenti dati:

Nome
Cognome
Scegli una User ID (è il vostro “nick”, cioè un nome che vi dovete inventare)
Scegli una password (anche questa dovete inventarla voi)

SCRIVETE LA USER ID E LA PASSWORD SU UN FOGLIO: NON DOVETE DIMENTICARLE, PERCHÉ SONO L'UNICO MODO PER ENTRARE NELLA PAGINA!!!

Indirizzo e-mail (se ne avete vari, mettete quello che usate di più)
La tua materia (selezionate “geografia”)
Ordine di scuola (selezionate “secondaria di I grado”)
La tua scuola (scrivete “Bramante”)
Città della scuola (scrivete “Roma”)
Provincia (selezionate “Roma" nel menù)

Mettete il visto su “accetto l’informativa” (in fondo alla pagina) e cliccate su “invia”. Dopo qualche secondo arriverà una mail all’indirizzo che avete segnalato nel riempimento del modulo. A partire da qual momento potete tornare alla pagina
http://www.pianetino.it/laboratorio_geografia/introduzione.htm#

Questa volta cliccherete su “Su e giù per l’Italia – INIZIA”, sempre nel menù a sinistra. A questo punto, dedicatevi ad esplorare il gioco! Come sempre… BUON DIVERTIMENTO!!!

Michele

lunedì 11 agosto 2008

I giochi linguistici che usiamo a scuola

Ecco il link della pagina di giochi linguistici che abbiamo usato oggi nell'aula di informatica. I giochi da fare, per il momento, sono: verbi spaziali, api verbose, e libera i pesci. Per esercitarvi in particolare sui modi studiati oggi, vi consiglio il gioco verbi paracadutisti.
IMPORTANTE: quando trovate difficoltà con un esercizio, significa che dovete rinforzare le vostre conoscenze, quindi vale la pena di ripeterlo varie volte, fino a che il risultato non sarà soddisfacente (ricordatevi che da voi mi aspetto il massimo!!!).

http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/grammaticale/intro_gram.html

Buon divertimento!

Michele

domenica 10 agosto 2008

Purtroppo è così...

Un video fantastico del WWF brasiliano sulla distruzione del nostro pianeta!



Michele

Giochini linguistici

Eccomi di nuovo qua, per proporvi una sfida interessante.
Avete del tempo libero e vi annoiate? Non sapete cosa fare? Volete esercitare le vostre conoscenze lessicali, ma divertendovi?
Ecco qui quello che fa per voi: una divertente sfida ad uno dei più importanti e famosi dizionari di italiano, il "Devoto-Oli". Si tratta di una pagina in cui, attraverso alcuni giochini simpatici, potete mettere alla prova le vostre abilità linguistiche.


http://www.pianetascuola.it/dizionari/giochi_doc/index.html

Solo un paio di consigli:
- concentratevi sulle sezioni "Famiglie di parole", "Locuzioni e modi di dire" e "Sinonimi"
- partite dal livello facile; poi, se vedete che va bene, aumentate il livello di difficoltà.
Buon divertimento!!!

Michele

sabato 9 agosto 2008

PROGETTO "Cucinando s'impara"

Ciao ragazzi! Approfitto anche dello spazio del nostro blog per ricordarvi che state accumulando punti per la realizzazione del progetto "Cucinando s'impara", con alcuni vostri professori e la partecipazione/collaborazione del famoso chef Donato De Santis. Fate di tutto per seguire le regole che ci siamo dati all'inizio dell'anno e vedrete che raggiungerete la meta: ne vale la pena, ve lo assicuro!
Un salutone

Michele

Mare e costa (riassunto di geografia)

Il territorio che si immerge nel mare
Il territorio nella zona di passaggio tra la terraferma e il mare si chiama costa.
A seconda del territorio in cui si trova, può essere di due tipi:

- costa alta: si erge ripida, di molti metri, sul livello del mare. Si tratta di montagne o colline che si affacciano direttamente sul mare e mostrano una grande varietà di forme. Spesso si trovano forme di erosione spettacolari come grotte e grandi scogli.
- costa bassa: degrada verso il mare. È costituita dalle spiagge, che sono l’accumulo dei detriti trasportati dai fiumi.

Il fondo marino
Il mare osservato dalla costa è una grande distesa d’acqua. Il fondo marino è assai vario e movimentato e solitamente formato da tre zone:
- piattaforma continentale: prolungamendo dalla zona costiera
- scarpata monumentale: brusca discesa verso gli abissi
- piana abbisale: la zona maggiore.

Le fosse sono rilievi che si aprono improvvisamente in profondità. Nei mari poco profondi troviamo soltanto la piattaforma continentale.

L’ambiente marino
La zona della piattaforma continentale è ricca di molte forme di vita, visto che la luce penetra nell’acqua. Lungo la scarpata continentale la luce solare non arriva e quasi non c’è vita. In profondità il buio è assoluto e le forme di vita sono del tutto assenti.

La pesca
È un’attività destinata alla cattura degli organismi marini. Viene praticata sopratutto in mare, con imbarcazioni attrezzate con reti e celle frigorifere.
Le reti possono essere di vario tipo:
- a strascico: trainate da una coppia di imbarcazioni
- di circuizione: allo scopo di circondare un branco di pesci.

La legge permette la pesca, ma rispettando sempre i tempi e i luoghi di riproduzione dei pesci.

Le maree
Sono provocate da un movimento periodico dell’acqua marina, che si innalza e si abbassa due volte al giorno. Esistono grandi differenze a seconda dei luoghi del pianeta, ma ci sono in tutti i mari del mondo. Sono provocate dalla forza di attrazione della luna, combinata con quella del sole.

Costa ripida
È una parete molto inclinata, talvolta a picco, che si erge sul livello del mare per centinaia di metri. È poco ospedale, e molte volte impossibile da visitare, quindi normalmente si può ammirare solo dal dal mare.
Presenta forme molto particolari (grotte, archi, ecc.). È il risultato dell’erosione marina.

Costa con promontori e a falesia
La costa a promontorio è formata da piccole penisole rocciose, alternate a zone pianeggianti che rientrano. Le insenature sono ideali per il riparo di navi, e possono essere usate come porti.
La costa a falesia è generalmente rettilinea, quasi verticale, e si forma quando il mare è poco profondo.

Spiaggia
Le coste basse sono costituite dalle spiagge, che scendono in mare con una debole inclinazione. Hanno l’aspetto di una distesa piatta, larga e coperta di sabbia.

Lido, laguna, delta
Il lido è una striscia di sabbia che emerge dal mare; è un’accumulazione di materiali trasportati dalle onde.
La laguna è uno spechio d’aqua costiero, delimitato da uno o più lidi; resta in comunicazione col mare per un passaggio chiamato bocca.
Il delta è un tratto di costa pianeggiante, di forma triangolare, formato da una foce ramificata dal fiume.

Antonella P

giovedì 7 agosto 2008

FINALMENTEEEE!!!!!!

Carissimi ragazzi,
finalmente ci siamo: inauguriamo ufficialmente il nostro blog! Lo facciamo alla grande, con la bellissima fiaba scritta da Cecilia. Brava Ceci e... continua così!
A tutti gli altri ricordo di mandarmi per mail tutti i lavori corretti che vi consegno, gli appunti dei riassunti che fate, e tutte le segnalazioni di siti interessanti (che abbiano a che vedere con le materie di italiano, storia e geografia, ovviamente).
Si apre il sipario, inizia lo spettacolo. Il blog è vostro: riempitelo di cose belle e interessanti!
Ciao ciao

Michele

L'uccellino e la mela d'oro

Una giovane lasciò la casa paterna perché, siccome le piaceva disegnare, voleva avere idee nuove.
Cominciò salendo sulla barca più bella e tranquilla. Entrò e incominciò a disegnare fino a sera.
Mentre disegnava, a un certo punto, vide un bell'uccellino solitario. Allora, andò da lui e gli domandò:
- Che ti succede, bell'uccellino? -
- La mia mamma mi ha lasciato solo nel bosco senza niente da mangiare, nè da bere. Ho molto freddo e paura e non so che fare! Ma una ragazza come te non può fare niente... - disse l'uccellino.
- Come me?! - disse arrabbiata la ragazza - io potevo aiutarti, ma tu non vuoi il mio aiuto? Va bene, ciao! -
L'uccellino si rese conto che non aveva un posto dove dormire, nè da mangiare. Cominciò a piangere. La ragazza molto decisa, uscì dalla nave...
Siccome era molto buona, tornò un'altra volta sulla barca, dall'uccellino, e gli disse:
- Io ti aiuterò se mi giuri che sarai buono con me e con tutte le altre persone.-
Lui disse:
- Va bene, sarò buono, ma per salvarmi devi trovare la mela d'oro che sta soltanto dentro la casa della strega. Quella casa è nel bosco qui vicino. -
La ragazza disse:
- Ci andrò! -
Arrivata nel bosco, vide la strega e le chiese la mela d'oro. La strega disse:
- Io te la darò se tu mi dai qualcosa. -
La ragazza domandò:
- A lei piaccono i disegni? -
- Si! - disse la strega.
- Io le do i miei disegni, e lei mi da la mela. -
- Va bene! - disse la strega.
Le diede la mela e l'uccellino e la ragazza furono amici del cuore per sempre.

Cecilia B